La mappa interattiva delle organizzazioni che si occupano di intersex è uno dei risultati del progetto di ricerca sociologica triennale INTERSEXIONS della dott.sa Michela Balocchi, finanziato dal Settimo Programma Quadro FP7-PEOPLE-2013-IOF dell’Unione Europea Marie Curie Actions n.627162.
Il progetto iniziale prevedeva la mappatura delle organizzazioni attive negli Stati Uniti e in Europa – con particolare attenzione all’Italia -, ovvero nei contesti di riferimento del progetto stesso. Nel corso della ricerca è stato invece possibile ampliare la raccolta di informazioni fino ad estenderla a tutti i continenti.
La mappa è inevitabilmente un lavoro in divenire, a maggior ragione a causa della vivacità con cui negli ultimi anni sono nate e stanno formandosi nuove organizzazioni intersex e organizzazioni miste (composte cioè da attivisti intersex e da persone alleate non intersex) con focus specifico sulla questione dei diritti umani delle persone con variazioni nelle caratteristiche di sesso.
Le organizzazioni sono state classificate sulla base della composizione interna e per aree tematiche e obiettivi.
Abbiamo cercato di distinguere tra:
organizzazioni composte prevalentemente o esclusivamente da persone intersex e che si occupano esclusivamente del tema intersex come questione di diritti umani violati e non riconosciuti (colore viola);
organizzazioni miste composte da persone intersex e persone alleate attiviste per i diritti umani intersex che si occupano anche di altre questioni tematiche (colore verde);
organizzazioni che si occupano di una unica variazione e che solitamente sono organizzazioni di persone che si definiscono pazienti e/o sono familiari di persone con una specifica variazione per la quale cercano di dare e ricevere informazioni e il miglior supporto possibile, incluso quello medico (colore giallo);
organizzazioni che non sono più attive o che sono temporaneamente inattive (colore grigio);
infine abbiamo indicato alcuni progetti individuali condotti da una persona intersex da sola o con l’aiuto di poche altre persone intersex o alleate (colore mandarino).
Il marker multicolore indica punti sovrapposti. Cliccandoci sopra la mappa rivelerà i punti individuali.
Come si diceva, la mappa è un lavoro in progress e interattivo: per mantenerla viva e aggiornata abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
Qui trovi la scheda per inserire le informazioni della tua organizzazione, se ancora non è stata mappata, o per aggiungere e/o modificare informazioni se l’organizzazione c’è già.
Avvertenza
L’obiettivo primario della mappa era di indicare tutte le organizzazioni che si occupano di diritti umani intersex (colori viola, verde, mandarino).
Sono state poi inserite anche alcune organizzazioni di pazienti e/o di familiari di minorenni con caratteristiche di sesso atipiche (colore giallo), che generalmente non operano all’interno della cornice dei diritti umani, ma che forniscono informazioni sulle singole variazioni e offrono supporto tra pari.
La scelta è stata dettata dal fatto che uno dei nostri obiettivi è quello di dare maggiore informazione possibile alle persone direttamente interessate e ai loro familiari e amiche/amici, data la persistente difficoltà di reperire ad oggi esaustive informazioni sul tema.
Inoltre siamo consapevoli del fatto che non tutte le persone con variazioni nelle caratteristiche di sesso si riconoscono nell’attivismo intersex: alcune cercano invece, appunto, informazioni sulle singole variazioni e supporto tra pari.
Ringraziamenti
La realizzazione dei contenuti di questa mappa è stata possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di Nicole Braida, sociologa e attivista per i diritti umani delle persone con variazioni intersex, di Morgan Carpenter, attuale co-presidente di Intersex Human Rights Australia (IHRA), ex Organization Intersex International Australia, e attivista esperto intersex, e di Aleksander Beryozkin, cofondatore e attuale coordinatore dell’Associazione di persone Intersex parlanti Russo nel mondo (ARSI) e attivista intersex. La messa in opera e creazione della mappa stessa è a cura di Marco Pini.
Terminologia
In questo sito, così come per l’intero progetto INTERSEXIONS, usiamo prevalentemente il termine intersex come termine ombrello per indicare tutte le variazioni delle caratteristiche di sesso cromosomico, gonadico e/o anatomico che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie dei corpi femminili/maschili.
Al termine intersex alterniamo altre espressioni quali: variazioni/differenze nello sviluppo di sesso; variazioni congenite nelle caratteristiche sessuali (1); differenze nello sviluppo sessuale con l’acronimo dsd in lettere minuscole per differenziarlo dall’acronimo originale DSD (Disorders of Sex Development) introdotto a seguito della Consensus Conference del 2006 e ancora oggi usato in ambito medico come termine ombrello per indicare le variazioni cromosomiche, gonadiche e/o anatomiche nello sviluppo del sesso (2). Con dsd in lettere minuscole sostituiamo, dunque, il termine disturbo/disordine con quello di differenze nello sviluppo sessuale, prendendo le distanze dall’idea che le variazioni nello sviluppo di sesso siano una condizione patologica, deviante, nello sviluppo della persona, perché sappiamo che soltanto alcune forme sono correlate a condizioni mediche.
(1) Espressione proposta da GATE in ‘Submission by GATE to the World Health Organization: Intersex codes in the International Classification of Diseases (ICD)’, June 2017.
(2) Davis G. (2011), ‘DSD is a Perfectly Fine Term: Reasserting Medical Authority Through a Shift in Intersex Terminology’, in Sociology of Diagnosis Advances in Medical Sociology, V. 12, 155–182.